Qualificazione della natura giuridica del contratto

La giurisprudenza di legittimità, affrontando il problema del criterio distintivo tra lavoro autonomo e lavoro subordinato, ha affermato il principio consolidato secondo cui, ai fini della qualificazione di un rapporto di lavoro come autonomo o subordinato, assume rilievo scriminante l’accertamento della sussistenza del requisito della subordinazione intesa come assoggettamento della prestazione lavorativa al potere del datore di lavoro di disporne secondo le mutevoli esigenze di tempo e di luogo proprie dell’organizzazione imprenditoriale e di controllarne intrinsecamente lo svolgimento attraverso direttive alle quali il lavoratore è obbligato ad attenersi, così come è obbligato a mantenere nel tempo la messa a disposizione delle proprie energie lavorative per il raggiungimento degli scopi produttivi dell’impresa.

Cass., Sez. Lav., 13 aprile 2017, n° 9590
Cass., Sez. Lav., 25 luglio 2014, n° 17008